COMUNICATO FIAB SU Piano Urbano Mobilità Sostenibile – Comune di Arezzo
Come è noto il Comune di Arezzo ha attivato il “percorso partecipato” sul PUMS – Piano della Mobilità Sostenibile.
Nella prima ed unica riunione svolta fino ad oggi le tematiche dei tavoli hanno trattato la “mobilità ciclistica e le zone trenta”, le “zone a traffico limitato, le zone pedonali e politiche della sosta” e, infine, la “sicurezza stradale”.
Oltre ai rappresentanti FIAB hanno partecipato rappresentanti di Legambiente, Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, Confesercenti, ACI, Tiemme, responsabili del servizio Taxi, alcuni cittadini e l’Amministrazione provinciale con il suo Vicepresidente.
FIAB ha ribadito che il Biciplan fa parte di un Piano complessivo dove si elencano le risorse finanziarie , il trasporto pubblico, gli spazi dedicati alla sosta, le zone dedicate alla pedonalizzazione e la sicurezza stradale, in particolare di soggetti più deboli come ciclisti e pedoni.
Ad Arezzo la mobilità diventa sempre più insostenibile in quanto è uno dei comuni della Toscana a più alto tasso di motorizzazione. Dato ribadito anche dalla recente indagine di Legambiente sulla mobilità in Toscana.
Criticità come l’inquinamento ambientale da traffico, la preoccupante situazione all’uscita delle scuole aretine, la frammentarietà della rete ciclabile cittadina, la necessità di regolamentare diversamente le ZTL e la sosta per i residenti, vanno risolte in un arco di tempo brevissimo, se alla comunità sta a cuore la salute ed una civile convivenza.
FIAB intende ribadire che è indispensabile una rete ciclabile continua per muoversi in sicurezza dalle periferie al centro lungo le radiali di ingresso, da integrare con una rete secondaria che permetta una mobilità alternativa nei vari quartieri e con una rete di percorsi verdi con cui apprezzare i paesaggi di alcune zone periferiche.
FIAB ha apprezzato la proposta di Zone 30 progettate, ma queste devono essere allargate ad altre zone della città e devono essere modulate in modo da svolgere una funzione di collegamento con la rete ciclabile principale
Occorrono per questo maggiori risorse economiche per interventi infrastrutturali e il trasporto pubblico locale in una realtà ancora fortemente sbilanciata a favore di una mobilità motorizzata privata.
FIAB si augura altri confronti e spera veramente che siano accolte le proposte presentate, proposte che in verità non sono state avversate da nessun partecipante ai tavoli e si vada quindi a progettare una mobilità alternativa a quella attuale in modo da rendere la città vivibile in termini di qualità dell’aria, in termini di sicurezza, in termini di rispetto dei soggetti più deboli.
Aprile 2019 FIAB Arezzo – Amici della Bici